Ogni acquisto è considerato dalla legge come un contratto tra venditore e consumatore. A tutela di quest’ultimo, riconosciuto come parte debole del contratto, il Codice del Consumo prevede la possibilità di avvalersi del diritto di recesso.
Sarà capitato più o meno a tutti, infatti, a seguito di un acquisto fatto on-line o a distanza, di non essere soddisfatti della merce nel momento in cui ci è stata consegnata. Non tutti sono a conoscenza dei propri diritti da poter esercitare in questi casi. Attenzione però a non confondere il diritto di recesso con quello di rimborso, che può essere esercitato nel caso in cui l’articolo dovesse risultare difettoso e, a differenza del recesso, è valido anche per gli acquisti fatti in negozio.
Prima di tutto, va detto che ogni venditore ha l’obbligo di informare l’utente, in maniera chiara, circa le modalità previste per esercitare il diritto di recesso, tramite il proprio sito web, inviando una mail all’utente o con un avviso inserito all’interno del pacco in consegna. Se questa regola non viene rispettata, il diritto di recesso potrà essere esercitato, da parte del consumatore, fino a 12 mesi dopo l’arrivo della merce.
Se le modalità sono ben esplicate, in condizioni quindi normali, il consumatore potrà invece recedere dall’acquisto entro i 14 giorni successivi alla data di consegna del prodotto acquistato. Entro queste scadenze, il recesso risulterà completamente gratuito e non sarà richiesta alcuna motivazione al consumatore. Se i giorni consentiti verranno superati, invece, sarà richiesto il pagamento di una penale e, spesso, anche una motivazione valida.
Premettendo che ogni venditore può scegliere fra varie modalità differenti, solitamente viene richiesto l’invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno al venditore in cui si esprime la volontà di restituire il prodotto inserendo i propri dati e quelli relativi all’ordine. Altre volte viene richiesto l’invio di un fax o di una mail.
Il venditore è poi tenuto a restituire i soldi all’acquirente entro 30 giorni dal ritiro della merce, effettuando un bonifico verso la carta o l’iban utilizzato per l’acquisto.
Le spese di spedizione e eventuali danni causati dall’utilizzo del prodotto potrebbero essere lasciate a carico del consumatore anche se molti venditori non le richiedono.
Abbiamo quindi visto come, in una realtà sociale in cui gli acquisti on-line sono sempre più frequenti, sia fondamentale essere informati circa i propri diritti dopo l’acquisto. Sia che si verifichi una truffa, che un cambio di decisione o che ci sia qualche sorpresa inaspettata, è importante ricordare di leggere i termini di recesso per essere ben informati prima di compiere qualsiasi acquisto.