Il mutuo per ristrutturazione è ideato per poter sostenere le spese di riqualificazione energetica o manutenzione, sia ordinaria che straordinaria. Al pari del mutuo per l’acquisto di un immobile può avere una durata compresa tra 5 e 30 anni e varie tipologie di tasso: variabile, fisso o misto.
L’importo richiesto può arrivare al massimo all’80% del valore dell’immobile, erogato in base all’avanzamento dei lavori oppure in unica soluzione. In alternativa è possibile chiedere un prestito per ristrutturazione, ma i tassi d’interesse sono decisamente più alti del mutuo.
Molto spesso la ristrutturazione avviene per motivi di sicurezza, strutturali o igienici, dove diventa indispensabile intervenire. La ristrutturazione porta molti vantaggi quindi, tra i quali anche quelli economici. Secondo una stima, un immobile ristrutturato aumenta del 19% il suo valore (12% al netto delle spese).
Con questa particolare tipologia di mutuo puoi richiedere al tuo istituto bancario la liquidità necessaria per la ristrutturazione esterna o interna di un edificio o di un’abitazione. È possibile distinguere due tipologie d’intervento:
• Ristrutturazione con grandi opere
• Ristrutturazione con piccole opere
Le grandi opere necessitano del rilascio di una “concessione edilizia” e quindi del pagamento degli oneri in proporzione alla tipologia di edificio e alla superficie da ristrutturare. Le altre, invece, sia quelle di manutenzione ordinaria che straordinaria, non necessitano di nessuna documentazione e di nessun onere Comunale.
Vediamo adesso quali tipologie di interventi possono essere sostenuti con il mutuo ristrutturazione e i documenti che la banca richiede per la sua concessione:
• Manutenzione ordinaria: interventi su edifici preesistenti o parti limitate dello stesso, come ad esempio per l’efficientamento energetico o il ripristino della funzionalità. La banca richiede il preventivo effettuato dall’impresa che effettuerà i lavori.
• Manutenzione straordinaria: interventi sulla struttura che riguardano anche parti portanti. I documenti da presentare, oltre al preventivo, sono: la domanda per l’autorizzazione edilizia al Comune, il progetto edilizio, SCIA o CILA in base all’entità dei lavori.
• Ristrutturazione grandi opere: con cambiamenti sostanziali della struttura dell’immobile. Sono necessari: la concessione edilizia e il versamento del contributo al Comune. Il tutto da consegnare all’istituto di credito con il preventivo dell’impresa scelta per la realizzazione dei lavori.
Appena la banca ha ricevuto tutta la documentazione necessaria sarà semplice ottenere il mutuo ristrutturazione. Esattamente come per i prestiti rivolti all’acquisto di immobili, il mutuo per ristrutturazione ha varie tipologie di tasso, variabile, fisso o misto e una durata compresa tra i 5 e 30 anni. L’importo richiesto può arrivare al massimo all’80% del valore dell’immobile, erogabile in unica soluzione oppure con l’avanzamento dei lavori.
Tutte le banche ormai prevedono questa tipologia di finanziamento, anche se in alcuni istituti di credito si possono ottenere condizioni più vantaggiose rispetto ad altri. La documentazione necessaria per richiedere un mutuo per ristrutturazione, e per usufruire delle detrazioni fiscali sugli interessi passivi variano in base al tipo di intervento.
Come abbiamo già visto se si necessita di una manutenzione ordinaria, alla banca interessa solo il preventivo dell’azienda che realizzerà il lavoro; per la manutenzione straordinaria, oltre al preventivo servono anche: l’autorizzazione edilizia, il progetto, la SCIA o la CILA e l’istruttoria del finanziamento.