Incentivi fiscali per investimenti in startup e PMI innovative: le novità del 2019

Il decreto attuativo che regolamenta gli incentivi fiscali per investimenti, sia in startup innovative che in PMI innovative, è stato finalmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Tali investimenti potranno essere effettuati da società e da persone fisiche, come vedremo più avanti.

Analizziamo quindi insieme nel dettaglio quali sono gli incentivi concessi dal “Ministero dello Sviluppo economico“, atti ad aumentare gli investimenti nella ricerca e nelle “aziende di domani”.

Chi è interessato dal provvedimento e finalità

Il provvedimento, che individua quali requisiti devono avere le Pmi innovative perché possano risultare destinatarie delle agevolazioni, ha una doppia finalità e riguarda periodi di imposta successivi al 2016.

Nella fattispecie l’obiettivo è:

• potenziare gli incentivi fiscali nelle startup innovative, in termini di investimento nel capitale di rischio. Si passerà difatti ad una aliquota unica (30% attuale contro il 27% massimo precedente);
• estendere tutti gli incentivi anche alle Pmi innovative, che precedentemente erano limitati alle startup.

Tali agevolazioni fiscali, prendono in considerazione i soggetti IRES e IRPEF che effettuano investimenti nelle startup/Pmi innovative giudicate ammissibili, prendendo come anticipato, in considerazione il periodo di imposta con partenza 2017.

Gli investimenti possono essere effettuati indirettamente, utilizzando come tramite società di capitali o organismi di investimento che già investono in start-up/Pmi innovative giudicate ammissibili.

Cosa sono le Pmi innovative

Per essere giudicate innovative, quindi ammissibili, le società devono essere di capitali, con un numero di addetti inferiore alle 250 unità, ed un fatturato complessivo annuo inferiore ai 50 milioni di euro. Come stabilito dall’Unione Europea, le Pmi innovative dovranno avere ulteriori requisiti, tra cui:

• almeno il 3% del maggiore valore, considerando il costo ed il valore della produzione, deve essere stato utilizzato come spese per sviluppo e ricerca;
• almeno 1/3 della forza lavoro dovrà avere una laurea magistrale, ed almeno 1/5 di tale forza lavoro dovrà essere composto da dottorandi, ricercatori o dottori di ricerca
• devono essere titolari di un software registrato o di una privativa industriale

I termini degli incentivi

Gli incentivi fiscali del provvedimento in oggetto, consistono in:

• 30% del capitale investito dalle persone fisiche, come detrazione imposta sul reddito, quindi Irpef, con una detrazione massima di 1 milione di euro;
• 30% del capitale investito dalle società di capitali, come detrazione sull’imponibile Ires, con una detrazione massima di 1,8 milioni di euro.

Vengono considerati agevolabili, quindi beneficiari delle detrazioni, tutti gli investimenti che, rispettando i requisiti descritti, sono stati effettuati dal 1° gennaio 2017, che sono stati diretti verso start-up e PMI innovative, e che ovviamente sono regolarmente iscritte al Registro delle imprese nella speciale sezione a loro dedicata.

Se sei interessato a notizie di ambito giuridico e ad articoli a tema legale ti consigliamo di consultare il sito lalegge.net dove puoi trovare news, consigli giuridici e tanto altro materiale che potrebbe essere di tuo gradimento.