Il fenomeno è diffusissimo: molte aziende, anche operatrici e fornitrici di servizi parastatali, legate alle forniture di energia, acqua, gas, telefonia, tele-marketing in genere, per assicurarsi un indotto maggiore assumono operatori, soprattutto all’estero per minimizzare i costi, i quali hanno il compito di contattare utenti telefonici proponendo i propri servizi.
Tale attività può avvenire grazie al data minding, cioè alla vendita dei dati sensibili raccolti dal web, in base alle tipologie di pagine e portali visitati, acquisti svolti online, tipologia di rapporti sui social network.
Per dirla in parole povere: il “Grande Fratello” Google (e non solo) ci osserva, ci cataloga nei dati e nelle preferenze e ci vende come pacchetti a queste aziende le quali, tramite i call center, ci contattano telefonicamente per venderci i loro servizi.
Di per se è un atto legittimo: ognuno sul mercato è libero di agire come crede, se rimane all’intenro dei termini di legge.
Il problema inizia quando, durante la stessa giornata, il telefono squilla più volte, e sono diverse le aziende che ci contattano, spesso insistentemente. Problema che, per motivi legati ai fusi orari dei call center distribuiti in tutto il mondo, potrebbe riscontrarsi anche di sera tardi.
Gli operatori contattano più volte migliaia di utenti innervositi da questa “persecuzione telefonica e mediatica”. A questi operatori però non possiamo contestare nulla: stanno eseguendo un ordine e svolgono un lavoro che spesso rappresenta la loro unica possibilità di portare a casa un piccolo reddito.
Se questi operatori di call center sono diventati il vostro incubo e ritenete che i contatti da parte di queste aziende siano troppo frequenti e il disturbo eccessivo, prima di esaurire del tutto la pazienza e arrivare al maltrattamento telefonico verbale nei confronti dell’operatore c’è una semplice soluzione, che tutela il consumatore e di conseguenza la sua privacy telefonica domestica, da situazioni che sono spesso al limite dello stalking.
La soluzione è l’iscrizione al Registro Pubblico delle Opposizioni, istituito con il D.P.R. 178/2010 e aggiornato con il D.P.R. 149/2018 e permette di opporsi all’utilizzo dei propri dati personali e numero di telefono per vendite o promozioni commerciali.
Il Registro Pubblico delle Opposizioni va inteso come una grande banca dati sulla quale sono registrati i numeri telefonici degli utenti italiani iscritti al servizio.
L’iscrizione, la quale determina il blocco di chiamate in particolare da call center ed operatori di tele-marketing, è abbastanza semplice con tempi d’esecuzione ristretti. Compilando l’apposito modulo online, infatti, potrete fornire non solo l’indicazione di blocco al numero telefonico fisso domestico ma anche a numeri cellulari di vostra proprietà o di membri della vostra famiglia.
Una volta attivato il servizio le società di tele-marketing, call center operativi per la fornitura di servizi come acqua, gas, telefonia, energia, oppure aziende istituite con compiti di ricerca di mercato, saranno definitivamente bloccate alla sorgente, cioè durante la composizione del vostro numero da parte dell’operatore del call center che non potrà più disturbarvi.
Per attivare il servizio, totalmente gratuito, basta l’iscrizione e la compilazione del modulo online sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico nell’apposita sezione. Grazie a questo semplice gesto, nessuno potrà più disturbarvi.